Il progetto, realizzato  nel 2017 e terminato a marzo 2018, ha avuto l’obiettivo di fornire strumentazione medica e formazione per Ospedale in Tanzania.

In particolare stiamo fornendo le attrezzature per migliorare l’operatività della sala operatoria e del reparto maternità dell’Ospedale Manyamanyama di Bunda, nella Regione di Mara, e alcune attrezzature per i centri sanitari periferici.

Numerose sono state le attività formative  in ambito chirurgico, ecografico, cardiologico, ostetrico-ginecologico. Ne hanno beneficiato medici ed operatori sanitari che lavorano nell’Ospedale e nei centri sanitari dislocati nel Distretto e che coprono vaste aree rurali.

La formazione, come di consueto negli ultimi anni, è stata svolta dal personale del Policlinico Umberto I di Roma e l’intero progetto ha goduto dell’esperienza di medici ed operatori sanitari dell’Azienda Sanitaria romana.

Inoltre, sono state realizzate le formazioni per gli operatori sanitari di villaggio sulla Riproduttive and Child Health e le campagne di prevenzione e sensibilizzazione con il coinvolgimento di leader comunitari, di medici ed ostetriche tradizionali.

La dotteressa Valeria Silvestri durante un corso di formazione ECG

In Tanzania ci sono alti tassi di mortalità materna e neonatale, causati dalla scarsità di accesso alle cure e dalla bassa qualità delle stesse nel periodo perinatale. Negli ultimi 5 anni la Tanzania ha visto un miglioramento degli indici della mortalità infantile dopo il primo mese di vita, mentre la mortalità neonatale non si è ridotta. Le principali cause di morte neonatale sono: infezioni (32%); complicazioni di parto prematuro (27%); asfissia neonatale (26%). Il tasso di mortalità materna è stimato a 578 decessi per 100.000 nati vivi, di cui circa l’80% durante il parto e nel periodo post-parto.

Il progetto nasce da una lunga collaborazione di Azimut onlus e dell’Azienda Ospedaliera Policlinico Umberto I di Roma con l’Ospedale Distrettuale di Bunda, il Manyamanyama, in Tanzania, nella Regione di Mara. A partire dal 2004 iniziano le prime attività di cooperazione sanitaria tra l’Azienda Policlinico Umberto I e l’Ospedale Manyamanyama con notevoli risultati sia dal punto di vista tecnico-scientifico che umano (vedi gli altri progetti nella sezione del sito progetti realizzati).

Il progetto è stato co-finanziato dai fondi dell’Otto per mille della Tavola Valdese e dai fondi del 5 per mille di Azimut onlus.

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