C’è tutto un mondo di parassiti che ogni giorno sale a bordo di una zanzara come fosse un aeroplano. Al suo interno si trasformano, e si preparano ad assaltare l’uomo al prossimo pasto di sangue!

La filaria è uno di questi: niente di più di un microscopico verme trasmesso all’uomo dal diabolico insetto, ma dagli effetti potenzialmente devastanti.
Il parassita adulto va a insediarsi nei vasi linfatici, ostacolando il drenaggio nei distretti colpiti, come le gambe o lo scroto. Nelle gambe i casi più gravi prendono il nome di elefantiasi: diventano enormi e la pelle si indurisce come quella di un elefante!

In Tanzania nel 2020 9,813,494 persone sono risultate esposte al rischio di malattia, inclusi i bambini. In 31.000 hanno bisogno di cure mirate .
I pazienti soffrono la condizione fisica, ma anche il fatto di non poter lavorare per sostenersi e la forte discriminazione da parte della società.
Il lavoro dei parassitologi e dei ricercatori nel campo è duro, e ostacolato dalle condizioni geografiche, ambientali, climatiche, e finanziarie.

Noi tre colleghe del corso di Parassitologia ed Entomologia dell’Università Muhimbili di Dar es Salaam siamo partite per Lindi, città nel Sud della Tanzania, in cui la filariasi ha una prevalenza significativa. Abbiamo seguito le attività svolte nell’ambito della gestione della patologia, e visitato e ascoltato i pazienti.
È stata per noi un’occasione formativa, professionale e umana importante.
In Tanzania gli spostamenti per raggiungere i territori endemici e le realtà più diverse dove le patologie di concentrano sono significativi e necessitano di tempo e di risorse importanti.
Un grande grazie al lavoro di Gemma e di tutto il gruppo di Azimut Onlus, per l’approvazione di questa significativa e importante esperienza e per tutto il sostegno organizzativo che ci hanno offerto con gioia. Da soli si va in fretta, ma insieme si va lontano!
Asante sana!
Mwanahawa I. Mshana, Witness, Boniventure, Valeria Silvestri